mercoledì 18 giugno 2008

0. Vagalamanadacata

by Jacopo Camagni


Non credo che gli altri saranno troppo contenti di questo blog.

Intendiamoci, non ho mai firmato nessun patto di silenzio, nessun voto di segretezza o roba del genere. Però tutte le volte che qualche piccola informazione è sfuggita un po' più lontano del dovuto, le loro facce sono state... uh... come potremmo definirle? Leggermente contrariate?

Beh, mettiamola così. Più scrivo, più mi trasformo in una scimmia. Converrete con me che le scimmie non se la cavano molto bene coi segreti. Sono brave a lanciarti la merda addosso e ridere un mucchio. Io ancora non sono bravissimo nel lancio della merda, ma a ridere un mucchio vi giuro che mi sto esercitando.
E me la spasserò parecchio quando qualcuno cercherà di chiudere questo blog o mi manderà dei commenti in puro stile ommioddiomachecosastaifacendo.
Già. Che cosa sto facendo?
Ora viene la parte difficile. Quella in cui trovo un inizio.

Fate conto che l'inizio sia questa chiacchierata tra me e il Russo, mentre torniamo in macchina insieme da Bologna.
Il Russo mi dice: "Ho una teoria su Dio"
"Sentiamo"
"Immagina tutta questa gente che ha bisogno di un qualcosa per spiegare quello che gli capita intorno. Roba assolutamente elementare, tipo i fulmini e stronzate del genere. Non è che questa gente ha tutti questi strumenti per dare una spiegazione razionale, no? E così si inventa un dio. Un dio per ogni cosa, mutamenti climatici, morte, malattie, amore eccetera eccetera"
Si ferma un attimo. "Ho scoreggiato"
"Ma che bella notizia". Apro il finestrino, sentendomi per un attimo un personaggio di Cassandra Crossing.
Il Russo annusa. "Ah, senti che buona! Comunque, dicevo... la gente si inventa tutta questa serie di divinità. Le prega. Offre sacrifici. Le invoca, le bestemmia. Le crea, insomma"
"Cioè, sono le preghiere ad aver creato gli dei?"
"Non tanto le preghiere in sé. E' più il fatto che tutta questa gente sia convinta siano veri ed esistano. E questo succede per così tanto tempo e attraverso così tante persone che, quando finalmente vengono fuori spiegazioni scientifiche per come funziona il mondo, è troppo tardi. Gli dei sono diventati così concreti che non puoi più smuoverli da dove sono. Magari puoi trasformarli, puoi immaginarteli in un altro modo e far cambiare loro forma, ma non puoi cavarteli di mezzo"
"E più gente ci crede, più quegli dei diventano pezzi da novanta?"

Il Russo annuisce. "Esatto. Sono più reali, diciamo"
Per un attimo sta zitto e penso abbia scoreggiato di nuovo. Così, tanto per star sicuri, tiro di nuovo giù il finestrino.
Invece ha la faccia tesa e guarda sullo specchietto. "Perchè quella macchina ci sta così appiccicata?"
E' vero. Una macchina ci sta attaccata al culo, prima di superarci e macinarsi qualche chilometro davanti a noi.
Io un po' lo immagino, perchè ci stesse così vicina. Ma non dico niente, come del resto sto zitto anche adesso. Perchè ho bisogno di dirvi le cose per gradi.

Ricollegate tutto. I primi popoli primitivi che disegnavano i loro omini vittoriosi sulle pareti delle caverne, per propiziarsi la caccia. Era un modo di raccontare una storia, in fondo. E quella storia influiva pesantemente sulla realtà.
Alan Moore che dice di aver incontrato davvero un personaggio dei suoi fumetti. Grant Morrison che scrive roba che gli si ripercuote addosso nella vita reale, come la versione su pagine di una bambola voodoo. Pensate a tutta quella magia che si basa su roba scritta e su stronzate di proverbi come verba volant scripta manent. Ad Antonin Artaud che raccontava di come lo stessero maledicendo a distanza, dal Tibet fino a Parigi, e che poco tempo dopo muore di cancro.

(Fate una prova. Aprite Google. Cercate Forma Pensiero e vedete cosa vi esce fuori)

Questo è quello che mi dissero, quando entrai nell'Internazionale dei Narratori Criminali. L'immaginazione è potere. Più intensamente immagini qualcosa - e convinci gente a immaginarla con te - più la farai diventare reale.
Sì, suona come una vaccata. Credete che non lo sappia?
All'epoca non ci credevo nemmeno io e ho dovuto sottopormi a un lungo, lungo periodo di iniziazione per accorgermi quanto ci fosse del vero, in tutto questo.

E' per questo che apro questo blog.
Un piccolo esperimento tra me e voi. Una piccola scommessa. Io vi racconterò tutto, qui. Di come sono diventato un Narratore Criminale e di fatti miei un po' più personali. Tutto mischiato. Così che non capiate proprio niente di quando sto dicendo la verità e quando mi sto inventando le cose. Sceglierete voi. Ma lentamente, comincerete a immaginare con me.
E darete potere alla mia storia.

E quando ne avrò abbastanza, di questo potere, lo userò per fare una prova e vedere se davvero ho ragione.
Scriverò della morte di Michael Jackson e lo ucciderò a distanza.

3 commenti:

Raven ha detto...

"ommioddiomachecosastaifacendo?"

Cristiano Brignola ha detto...

che bello, ti si rivede! benvenuto!

Uriele ha detto...

Ho incominciato a leggere ora. Interessante il concetto di forma pensiero, mi ricorda più o meno il corrispettivo ermetico: l'egregore.

L'idea che un Dio si faccia reale nella preghiera e nei suoi fedeli, l'ho sempre trovato un concetto affascinante. Forse è per questo che ho amato così tanto American Gods di Gaiman...

"La gente crede,è così che fanno gli uomini. Credono. E poi non si prendono la responsabilità della propria fede;evocano le cose e non si fidano delle evocazioni. Popolano le tenebre di spettri,dèi, elettroni, strorie. La gente immagina e crede: ed è questa fede, questa fede solida come una roccia che fa accadere le cose"- Neil Gaiman (American Gods)

PS: Se Moore dice di aver incontrato uno dei suoi personaggi sono disposto a credergli sulla parola... lui può!