domenica 20 luglio 2008

Capitolo otto. Maganataracapalaqasa

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"Che cadano le maschere", dice Eco prima di sbendarmi.

Le maschere cadono. Almeno la mia, una benda nera che mi toglie dalla faccia per poi restituirmela in mano. Senza pensarci la stringo forte.
Regina si allunga verso di me e mi bacia sulla guancia, dopo avermi tenuto abbracciato per qualche istante. Un po' come se stesse ammettendo in silenzio di aver scherzato, a proposito di tutte quelle minacce di morte in macchina.
Non era uno scherzo. Non so nemmeno se sia stata una prova, anche se ne sono abbastanza convinto. Quelle prove per testare la tua fiducia e il tuo coraggio, suppongo, e che ho passato nè in virtù dell'una nè dell'altro.
Se l'ho superata, è stato solo perchè ormai ero sicuro di non poter più tornare indietro.


L'unica luce è quella dei neon. Per quanto sia smorta e incolore, ho come l'impressione che sia la migliore possibile. Per un attimo, ho temuto di trovarmi in un posto pieno di candele.
Non so, ci fossero state le candele mi sarebbe venuto da ridere. I neon mi danno più l'impressione che tutto questo stia succedendo davvero.
Sono più realistici.


Mamma mia, che razza di coglione che sono.

E lo confermo pure, con la prima domanda che mi sboccia di bocca, non appena riesco a vedere qualcosa.
"Dove siamo?"
Regina fa un'espressione divertita. "Da qualche parte, oltre l'arcobaleno"


All'inizio, credo che mi abbiano portato in un vecchio garage sotterraneo che conosco, a Bologna.
Se è quello che dico io, dovremmo essere più o meno in centro, pochi passi dalla Montagnola e vicino a una piazza dove c'è una grossa centralina, che sembra il Monolite di 2001.
Potrei sbagliarmi, però. Potremmo essere sotto un qualunque centro commerciale un po' fuori città. Questi posti sono tutti uguali.
Non siamo soli, da questa parte dell'arcobaleno. Il garage è pieno di gente. Gente seduta per terra, gente appoggiata alle pareti o che aspetta in macchina. Tutti a guardarci e a farci sentire appena a mollo nella vasca dei pescicani.
Non è tanto il numero che mi lascia a fissarli inebetito. Me lo aspettavo che fossero in tanti, che non si sarebbe risolta in una gita di piacere tra me, Eco e Regina. E' vedere chi sono che mi fa rimanere lì, a piantare su ciascuno lo sguardo almeno due volte, per assicurarmi di non essermi sbagliato.

Dritto, a braccia incrociate, uno dei miei scrittori preferiti, pochi chili per troppi centimetri. Ci fissa come un inquisitore ansioso di processarci. Poco distante da lui, appoggiata al muro, una signora inglese sui quaranta mi punta sogghignante una bacchetta contro. Sussurra qualcosa che assomiglia ad abracadabra, ma che non suona esattamente così.
Un vecchio cantante di queste parti, robusto e ruvido come un orso, accenna ad alzare un bicchiere di Lambrusco verso Regina, mimando un brindisi. Lei risponde con una risata e un cenno di saluto. Un fumettista che conosco ci fissa torvo, la maglietta di Capitan America sul petto e una katana nel fodero, mezza sguainata. Il mio insegnante al corso di scrittura, l'unico che vedo del collettivo in cui milita, mi guarda con un'aria che non riesco a decifrare: si aspettava che fossi qui o no?
Una ragazza coi dreadlock rosso artificiale confabula con uno scrittore dalle dita piene di anelli, un bastone da passeggio con la testa di serpente e barba e capelli lunghissimi. Guardano verso di me. Lei incazzata, lui divertito. Il giapponese che disegnava i miei robottoni preferiti da bambino, ci rivolge un inchino rispettoso. Il cantante tedesco in giacca, cravatta e piedi nudi ci scatta una foto e si fa una risata.


Ma quello non dovrebbe essere morto? Quello là, con l'aureola di luce rosa?
E lui, lì accanto, non dovrebbe...? Quei due vicini, non dovrebbero essere miei amici?

No, non siamo a Bologna. E nemmeno nel Kansas.


Regina si schiarisce la voce e il brusio si trascina solo per qualche istante ancora, prima di spegnersi del tutto. Prende qualcosa, dai tasconi dei pantaloni dal taglio militare che indossa.
E' l'edizione economica della Storia Infinita di Michael Ende. La copertina è in cartoncino leggero, piena di rughe come se fosse stata sfogliata, spiegazzata, stretta decine e decine di volte.
"Metti la mano sinistra sul libro", mi dice, porgendomelo.
Eco è alla mia destra, una specie di padrino, e non fa nulla, davvero nulla per alleviare la tensione di questa specie di iniziazione a una società di... di cosa, precisamente? Ne vedo di tutti i tipi, tra sceneggiatori, scrittori, cantautori, registi, ballerini, comici, disegnatori e tantissima altra gente che non conosco.
Regina recita a modo suo, come un giuramento, il momento in cui viene consegnato AURYN ad Atreiu. Mi guarda fisso negli occhi.
"Ti diamo grande potere, ma non dovrai usarlo. Ti insegneremo a proteggerti e ti guideremo, ma non dovrai mai attaccare, qualunque cosa tu debba vedere, perché da adesso la tua opinione non conta più. Devi lasciare che tutto accada come deve accadere - fa una piccola pausa, ispirando col naso - Ora, dimmi..."

Di nuovo la sua espressione si arriccia in un sorriso.

"... sei pronto a trasgredire a tutte queste regole?"
Annuisco. "Sono pronto"
"E qual'è il tuo nome?"
Deglutisco, quando mi sento lo sguardo di Eco addosso.
"Hanuman è il mio nome"

Regina annuisce.
La ragazza coi dreadlocks fa uno sbuffo. Il giapponese alza un sopracciglio, vagamente stupito. Eco, dietro gli occhiali neri, sono sicuro che stia socchiudendo gli occhi. Come fa tutte le volte che è molto nervoso.

"Scimmia di merda...", dice qualcuno in mezzo alla folla.

20 commenti:

Raven ha detto...

Sei davvero sicuro che fosse una copia della "Storia Infinita"? o sei rimasto alla copertina con l'Auryn e il nome di Michael Ende*?

Chissà, magari era un libro diverso. O magari non era un libro.
Ma alla fine che differenza fa?
O meglio: fa qualche differenza?

E se avessi prestato giuramento su una Bibbia travestita da "Storia Infinita"? e se fosse stata una copia del "Mein Kampf"? e se fosse stata una copia del terribile "Re in Giallo"?

Avrebbe fatto qualche differenza?
E nel caso: quale differenza avrebbe fatto? e per chi?

* (Neu)

Anonimo ha detto...

Signore,
questo raccopnto si fa sempre più interessante...
Mi piace leggerlo a capitoletti brevi.
Eh bravo.
Continua a scrivere che noi qui continueremo a leggere...
Ah, ho cambiato indirizzo MSN: al posto di tele2.it ora c'è gmail.com il resto è uguale...
Spero di sentirti presto!
Saluti da
§torm§

Cristiano Brignola ha detto...

@Raven... mah... no, io sono abbastanza coglione in queste cose, in effetti.

beh, dai... il giuramento in sè non sembrava così terribile. almeno per ora.
Ma a te hanno mai fatto fare 'sta roba?

@Storms

bentrovata! spero di rivederti spesso! ma continui a lurkare anche l'altro blog o la lunghezza di intervalli tra un aggiornamento e l'altro ti ha scoraggiata?
(ah, msn lo riaggiorno subito, allora!)

Il Gabbrio ha detto...

mi sono perso un paio di capitoli, li leggo con calma e mi rimetto al passo...e già che ci sono, ti linko ché mi è sfuggito di mente, come molte cose, del resto...

: )

Cristiano Brignola ha detto...

grazie mille, signor Gabbrio!
quando recuperi, ogni parere è più che gradito! :)

Raven ha detto...

heheh

No, per ricordarti che "Don't believe a word" non è solo il titolo di una canzone.

A me è successo qualcosa di simile, in un altro parcheggio sotterraneo (che poi sono riuscito a trovare: ho passato tre settimane a girare tutti quelli della zona ma alla fine l'ho identificato grazie ad alcuni segni distintivi. Eh... sono soddisfazioni.)

Diciamo che per me non è andata proprio come hai descritto tu, non è che ci sia una procedura rigida da seguire o un protocollo cui attenersi. Quello che conta è la sostanza del momento, più che la forma.

Detto questo: mi sa che non mi hai visto, ma c'ero anche io quella sera.
Hai presente "Scimmia di merda!"? io ero quello di fianco alla persona che ti ha apostrofato in quel modo, due teste dietro il tizio con la katana e la maglietta di Cap.

Non sono venuto a salutarti perché non mi sembrava il momento più adatto...

aLeX ha detto...

intanto grazie di aver lasciato il commento dalle mie parti.. qui le cose da leggere sono molte..adesso mi devo mettere in pari! ma da quello che ho visto sembra una cosa molto figa. e poi condividendo la stessa passione per invisibles non posso che continuare a leggere quello che fai..
grande!

a prestissimo..
saluti esoterici..
aLeX

Tiziano De Martino ha detto...

Non mi ero dimenticato del tuo racconto. Eccomi qui...letto...bello...andiamo avanti...

Unknown ha detto...

Folgorante! COntinua così, questa storia è incredibile!

Cristiano Brignola ha detto...

@Raven

Ah sì?? c'eri pure tu? In tutto il casino che è successo poi non sono riuscito a distinguerti, sennò ti avrei salutato io per primo. Comunque, il signor "Scimmia di merda" ho una mezza idea di chi possa essere... sempre maledettamente cordiale!

@Alex

Contentissimo che sei passato e, sì, diciamo che la kingmobbite ha preso pure me da un pezzo. Domani che sono meno di corsa, ti ricambio il favore col link!

@Tiziano

Io invece sto diventando dipendente dal tuo racconto. Curioso ogni volta di vedere come si evolve!

@Moonray

Benvenuta e continua a farti viva! grazie di cuore!

Tiziano De Martino ha detto...

Grazie H. allora vedrò di passare da una a due pubblicazioni settimanali in modo da accontentare te e gli altri(pochissimi)lettori. Sono contento di vedere che la gente di inizia a seguire sempre più numerosa in questo progetto perchè hai talento ed è giusto che in qualche modo venga riconosciuto. A presto allora.

Fabrizio ha detto...

Recchioni frequenta sempre gente interessante, eh? :D

Fab

Cristiano Brignola ha detto...

@fabrizio

LOL! e uno indovinato! ... sotto con gli altri ^__^
(ce n'è solo uno che non potete capire chi sia, in quanto non scrittore e non personaggio "famoso")

PS: alla fine com'era Batman?

Cristiano Brignola ha detto...

mi correggo... per come li ho descritti è impossibile infilarne almeno un altro paio senza averli conosciuti... oh, chissenefrega, provateci! :D

Raven ha detto...

"Il Cavaliere Oscuro" è un fottutissimo capolavoro del cinema (non solo di quello di genere).
Nolan è un genio.
E, senza retorica post-mortem, questo Joker non solo non teme il confronto con quello di zio Jack, ma se lo mangia in un boccone.
Quello del 1989 era Jack Nicholson vestito e truccato da Joker. Questo è il Joker! quello marcio e psicopatico, quello di Killing Joke ed Arkham Asylum, quello che non vorresti MAI incontrare.

Bello.
Bello.
Bello.

Raven ha detto...

* Per la cronaca, non era proprio Avada Kedavra quello che la signora inglese sulla quarantina stava pronunciando, ma aveva risposto a una domanda postale dallo Scozzese, quel tizio elegantissimo e pelato che parlava con una dizione indecifrabile anche per i suoi stessi connazionali. Per capirci, era quello che stava in posizione esattamente speculare, simmetrica ed opposta rispetto al Genio barbuto di Northampton.

* La ragazza coi dreadlocks rosso artificiali... hmmm... questa non è per caso un'altra nostra vecchia conoscenza? aveva un che di familiare ma prima che potessi raggiungerla era scomparsa

* il Giapponese ti consiglio di tenerlo d'occhio, che se ti limiti ai soliti robottoni ti perdi la parte più interessante e... succosa

* Per quanto riguarda i piedi nudi... non c'erano solo quelli del cantante tedesco ;-)

Fabrizio ha detto...

Quoto Raven per Bats.
Qualche discutibile smagliatura, ma nel complesso ti inchioda alla poltrona e non ti molla più...

Fab

Cristiano Brignola ha detto...

@Raven

Beh... so che magari rischio l'odio nazionale, ma a me il Joker di Jack Nicholson e, in generale, il Batman di Burton proprio non m'è mai piaciuto. Ho apprezzato un po' di più il secondo, che Catwoman ha quel paio di motivazioni in più...

Ah, sulla rossa hanno detto anche a me che è una vecchia conoscenza. Io l'ho vista solo di sfuggita, non sono riuscito a distinguerla nella folla.

@Fabrizio

Ok a questo punto urge vedere questo e il Begins, non ancora visto (mea maxiculpa!!)

Raven ha detto...

Questo, il "Begins" e se ci scappa anche prova a dare un'occhiata a "Il Cavaliere di Gotham", il DVD animato (8 episodi in stile AniMatrix): niente male.

-harlock- ha detto...

Blog interessante.
Ho letto i primi tre capitoli e praticamente non riesco a smettere (anche se ora devo), il che è un ottimo segnale.
Tornerò, sicuro.